Addio a Ernesto Assante

La IASPM Italiana ricorda con affetto il neo-socio Ernesto Assante, che con il suo duraturo contributo al campo della divulgazione sulla popular music si è reso noto ai lettori interessati da ben prima della sua recente iscrizione all’associazione.

Morto improvvisamente ieri, lunedì 26 febbraio 2024, il giornalista musicale aveva da poco compiuto 66 anni. Aveva iniziato a scrivere nel 1977 sul Quotidiano dei lavoratori, per poi passare al Manifesto. Dal 1979 era a Repubblica, su cui scriveva già Gino Castaldo, napoletano come lui e con cui negli anni avrebbe formato una sorta di coppia fissa giornalistico-musicale (es. Blues, Jazz, Rock, Pop. Il Novecento americano, Einaudi, 2004). Al 1979 risale anche il primo libro di Assante, dedicato a Bob Marley e pubblicato dalla romana “Lato Side” di Luigi Granetto. L’ultimo libro, pubblicato un anno fa esatto, era dedicato a Lucio Battisti, edito da Mondadori.

Assante aveva lavorato anche per Radio Rai e Radio Capital, per la televisione, in università con docenze a contratto e curato mostre, festival e progetti Web. Negli anni è stato autore di decine di libri sul pop e il rock e coordinatore di vari progetti sul tema: in questi mesi stava curando assieme a Sandro Cappelletto una “Enciclopedia delle musiche del Novecento” in cui aveva coinvolto alcuni studiosi di popular music, dando grande spazio al nostro ambito di studi.

Impossibile, insomma, non tenere conto del suo profilo se si vuole ricostruire la storia del giornalismo e della critica musicale nostrani.