Category Archives: Conferenze e convegni

Giovani_fuori_classe: il programma

Il 17 e 18 febbraio 2023 si terrà presso l’Università di Torino il primo seminario di IASPM Italia dedicato a studiosi e studiose a inizio carriera, intitolato Giovani_fuori_classe.

A questo link si può scaricare il programma completo. L’accesso all’evento è libero.

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Giovani_fuori_classe. Un seminario per studiose e studiosi di popular music a inizio carriera

Riparte l’attività di IASPM Italia con un seminario – alla prima edizione, e speriamo ne seguano altre –  dedicato a studiose e studiosi a inizio carriera, presso l’Università di Torino. Di seguito tutte le informazioni

NUOVA DATA: 17 febbraio 2023

Che cos’è?

Giovani_fuori_classe è la prima edizione del seminario della IASPM Italiana dedicato agli early career researchers. Possono inviare una proposta studiose e studiosi di qualsiasi area e settore disciplinare che si interessino allo studio della popular music, da qualunque angolazione e con qualunque metodologia, senza limiti di età o di titoli di studio.

Come funziona?

Il seminario è pensato per permettere a studiose e studiosi a inizio carriera di presentare e discutere la propria ricerca. Ogni partecipante avrà a disposizione 20 minuti per introdurre il proprio lavoro, e sarà abbinato a un/una discussant chiamato/a a fornire feedback e suggerimenti. Lo spirito non è quello di un convegno ma di uno scambio informale, anche nell’ottica di costruire reti di collaborazione e della crescita degli studi sulla popular music in Italia, oltre che dei singoli studiosi e delle singole studiose. Anche per questo, compatibilmente con l’evolversi della situazione pandemica, l’evento si terrà in presenza.

Possono partecipare laureande e laureandi, laureate e laureati, dottorande e dottorandi, assegniste e assegnisti, cultori e cultrici della materia, ricercatori e ricercatrici indipendenti non affiliati a università. Non è previsto limite di età.

Nella giornata del seminario sarà inoltre previsto l’intervento di un/una guest speaker, e si terrà l’assemblea di IASPM italiana, con il rinnovo delle cariche.

Come partecipare?

Per partecipare è necessario inviare entro il 30 settembre 2022 agli indirizzi jacopo.tomatis@unito.it e gabriele.marino@unito.it una proposta di titolo e un abstract di massimo 300 parole, unitamente a una breve nota biografica di presentazione.

Le partecipazioni saranno confermate entro il 15 ottobre 2022.

Per partecipare sarà necessario iscriversi alla IASPM per l’anno 2023 (per il 2022, il costo per studenti e dottorandi è di 15 euro). L’iscrizione include l’accesso alla mailing list della IASPM internazionale, e permette la partecipazione alle conferenze internazionali della IASPM.

 

Organizzazione: Jacopo Tomatis (Università di Torino), Gabriele Marino (Università di Torino)

Comitato scientifico: Alessandro Carrera (University of Houston), Francesco D’Amato (Università di Roma Sapienza), Jacopo Conti (Università di Torino – Conservatorio di Cuneo), Gabriele Marino (Università di Torino), Vincenzo Perna (ricercatore indipendente – presidente di Iaspm Italia), Jacopo Tomatis (Università di Torino).

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MINA. La voce del silenzio: presenza e assenza di un’icona pop

Convegno internazionale ONLINE

a cura di Giulia Muggeo, Gabriele Rigola e Jacopo Tomatis
Università degli Studi di Torino
25-26 marzo 2021

1-locandinaattesa-2-854x540Giovedì 25 e venerdì 26 marzo 2021 si svolge il convegno internazionale di studi “Mina. La voce del silenzio: presenza e assenza di un’icona pop”, organizzato dal DAMS, CRAD – Centro Ricerche Attore e Divismo, Sylvia Scarlett Gender Media Lab e Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino anche con il patrocinio della Consulta Universitaria del Cinema.

Il convegno si terrà in modalità telematica sulla piattaforma Webex dell’Università di Torino. Sono previsti panel di video pre-registrati e tavole rotonde live (trasmesse anche sul canale Facebook del CRAD – Centro Ricerca Attore e Divismo). Tutti gli interessati devono obbligatoriamente iscriversi compilando il seguente form.

A tutti coloro che si iscriveranno attraverso il form verrà inviato un programma con annessi i link per accedere all’intero palinsesto.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

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CALL FOR PAPER

MINA. LA VOCE DEL SILENZIO: PRESENZA E ASSENZA DI UN’ICONA POP

Convegno internazionale

A cura di Giulia Muggeo, Gabriele Rigola, Jacopo Tomatis Università degli Studi di Torino
23 e 24 marzo 2020 Continue reading

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Poesia e canzone dalla Francia all’Europa: Vox Popular a Genova

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Il 22 gennaio in Via del Campo la presentazione della rivista della IASPM italiana

 

Domenica 22 gennaio a partire dalle 17 si terrà a Genova presso Via del Campo 29 rosso un incontro di presentazione del primo numero  di Vox popular, la rivista on-line open access della sezione italiana della IASPM (International Association for the Study of Popular Music).

Si tratta di un numero monografico che raccoglie i saggi in italiano tratti dagli interventi della conferenza Poesia e canzone dalla Francia all’europa, organizzata dalla Fondazione Natalino Sapegno di Morgex (AO) dal 10 al 13 luglio 2013.

Il numero raccoglie contributi di Franco Fabbri, Jacopo Conti, Jacopo Tomatis, Alessio Lega, Errico Pavese, Enrico de Angelis e Carlo Bianchi, che dimostrano il ruolo cruciale giocato dalle chansons di autori quali Brassens, Brel e Ferré nei processi di nascita e sviluppo della figura del cantautore negli anni Sessanta in Italia, specie a Genova, dove queste canzoni erano molto amate da De André, Paoli, Tenco, Bindi e altri protagonisti di quell’epoca. L’incontro sarà allora un’occasione per riflettere su come la canzone d’autore italiana abbia costruito la propria identità traendo spesso numerosi spunti anche da modelli diversi da quelli anglo-americani.

All’incontro parteciperanno Jacopo Conti, curatore del numero monografico insieme a Jacopo Tomatis e autore di un saggio al suo interno sulle rappresentazioni musicali della francesità, ed Errico Pavese, che confronterà la costruzione dell’identità della canzone d’autore italiana con quella di generi analoghi presenti nella musica greca.

Parteciperanno anche Ferdinando Fasce, studioso di storia contemporanea, Antonio Vivaldi, critico musicale membro della giuria del “premio Ciampi”, i cantautori genovesi Paolo Gerbella e Giovanni Acquilino e Luca Marconi, docente di storia della popular music del Conservatorio di Pescara.

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Sound Studies e Popular Music Studies in Italia

Una giornata di studi in collaborazione con IED Milano

Da dove nasce il concetto di popular music? Perché identificarla con la musica angloamericana del secondo dopoguerra è un errore?  Quali sono i legami tra la popular music e i sound studies in Italia?

 

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Sabato 12 novembre dalle 10 alle 16, IASPM Italiana e IED dedicano una giornata di studio a un territorio musicale ampio e articolato che ha prodotto stili e generi diversi e ispira nuove sperimentazioni.

Poco più di dieci anni fa Trevor Pinch e Karin Bijsterveld introducevano i sound studies definendoli come “un’area interdisciplinare che studia la produzione e il consumo di musica, suoni, rumori e silenzio, nonché il modo in cui questi sono cambiati nel corso della storia, in diversi contesti sociali”. E’ significativo lo stesso Pinch, uno degli studiosi che maggiormente ha contribuito alla popolarità dei sound studies, abbia dedicato due testi considerati fondanti del campo, rispettivamente, alla storia del sintetizzatore Moog e al recepimento delle nuove tecnologie musicali. Fin dalla loro nascita i sound studies hanno quindi riconosciuto una sovrapposizione e convergenza di interessi con il più consolidato ambito dei popular music studies, come dimostra il comune interesse per alcuni temi:
•    l’ascolto come pratica di (produzione di) conoscenza del mondo e quindi di presupposto dell’azione;
•    la storia degli usi dei mezzi di registrazione e di riproduzione, dei modi in cui mediano l’ascolto e l’esperienza musicale, abilitano nuove pratiche compositive e di fruizione, condizionano le convenzioni performative;
•    i meccanismi attraverso cui il sound orienta l’attribuzione di senso del contesto in cui è percepito;
•    i rapporti fra l’udito e gli altri sensi, una questione che tanto ha influito su estetiche, pratiche ed eventi musicali;
•    le dinamiche sociali, politiche ed economiche, che influiscono, in determinati periodi, sui soundscape di particolari luoghi e sulla diffusione di particolari strumenti.
Inoltre tanto i Popular Music Studies quanto i Sound Studies si sono esplicitamente definiti fin dalla nascita come interdisciplinari, benché vi siano differenze fra le discipline che maggiormente hanno contribuito alla formazione dei due campi. Infine nuovi metodi di analisi che attingono alle computer science stanno trovando interessanti applicazioni negli studi sul suono e sulla musica, all’interno di frame sia sociologici che semiotici. Per tutti questi motivi ci sembra quanto mai opportuno promuovere un incontro nel quale fare il punto sul rapporto fra sound studies e popular music studies e condividere possibili linee di ricerca entro cui intraprendere proficue collaborazioni fra chi opera in diversi settori.
  

Interverranno e si confronteranno sul rapporto sound/popular music, con singole presentazioni e animando la tavola rotonda finale, gli studiosi e professionisti: Painè Cuadrelli(IED), Francesco D’Amato (Università di Roma La Sapienza), Franco Fabbri (Manchester Metropolitan University), Marta García Quiñones (ricercatrice indipendente), Paolo Magaudda (Università di Padova), Gabriele Marino (Università di Torino), Jacopo Panfili (IED), Walter Prati (MMT Creative Lab), Vincenzo Santarcangelo (LabOnt-Università di Torino), Lucio Spaziante (Università di Bologna), Ricciarda Belgiojoso (Politecnico di Milano).

L’incontro sarà anche l’occasione per la riunione annuale dei soci IASPM italiani.

 

 

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Cosa resterà degli anni Ottanta?

La popular music e il jazz in Italia
tra il 1980 e il 2000
Convegno internazionale

 

Parma, Auditorium del Carmine, via E. Duse 1
Conservatorio “Arrigo Boito”
13-14 febbraio 2015

 
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Organizzato dal Conservatorio “Arrigo Boito”,
in collaborazione con la IASPM Italiana

  

Venerdì 13 febbraio

 

Registrazione, accoglienza e saluto ai partecipanti: 9.00

Sessione 1: 09.30-11.30. Chair: Franco Fabbri

Alessandro Carrera (University of Houston)
Agli albori degli anni Ottanta. Un dibattito da rivisitare.

Lucio Spaziante (Università di Bologna)
Musica da (ri)vedere. Semiotica degli anni Ottanta, tra tendenze, musica e comunicazione.

Peppino Ortoleva (Università di Torino)
Sembrava non succedesse granché. La cultura di massa alla svolta degli anni Ottanta.

Pausa Caffè

Sessione 2: 12.00-13.00. Chair: Francesco D’Amato

Guido De Rosa (Ricercatore indipendente)
YouTube killed the Festivalbar. La fine del Festivalbar, l’avvento di una nuova fruizione musicale.

Massimo Airoldi (Università di Milano), Davide Beraldo (Università di Milano / Universiteit van Amsterdam), Alessandro Gandini (Middlesex University)
L’immaginario musicale su YouTube: il caso della musica anni Ottanta in Italia.

Pausa Pranzo

Sessione 3: 14.30-16.30. Chair: Vincenzo Perna
Il Jazz in Italia negli ultimi vent’anni del Novecento

Maurizio Franco (Civica di Milano, Conservatorio di Parma, Conservatorio di Como)
Il rinascimento del jazz italiano. Protagonisti e poetiche degli anni Ottanta e Novanta del novecento.

Alceste Ayroldi (Giornalista e docente)
Lo sviluppo dell’organizzazione concertistica e dei festival jazz dagli anni Ottanta a oggi.

Luigi Onori (Giornalista, Conservatorio di Frosinone)
Dischi, pubblico, mass-media, editoria: nuovi orizzonti per il jazz in Italia negli anni Ottanta.

Francesco Martinelli (Fondazione Siena Jazz)
La didattica e gli studi jazzistici in Italia tra gli anni Ottanta e i Novanta.

Pausa Caffè

Sessione 4: 17.00-19.00. Chair: Jacopo Tomatis

Luca Marconi (Conservatorio di Pescara)
My back pages on my way: vita spericolata con canoni inversi.

Perle Abbrugiati (Aix Marseille Université)
La scia della Francia. Brassens e altri francesi tradotti da una nuova generazione.

Gerhild Fuchs (Universität Innsbruck)
Strategie di «ibridazione mediterranea» nel rap/raggamuffin napoletano. L’esempio degli Almamegretta.

 

Sabato 14 febbraio

 

Sessione 5: 9.00-11.00. Chair: Franco Fabbri

Gruppo di ricerca sulla popular music italiana negli anni Ottanta e Novanta

Errico Pavese (Università di Genova)
Studiare la popular music italiana degli anni Ottanta e Novanta: categorie interpretative a confronto, a partire da un’analisi dei principali aspetti di cambiamento situazionale.

Jacopo Conti (Università di Torino)
Il «canone sanremese» dal 1980 al 1989: intorno a strofe, ritornelli, chorus, bridge e altre cose poco chiare.

Gabriele Marino (Università di Torino)
Retromania & Co. Nuove forme del passato.

Jacopo Tomatis (Università di Torino)
Gli anni degli 883. Pop italiano e media commerciali in Italia.

Pausa Caffè

Assemblea della IASPM Italiana: 11.30-13

Pausa Pranzo

Sessione 6: 14.30-16.30. Chair: Jacopo Tomatis

Alessandro Giovannucci (Università di Teramo, Università di Chieti-Pescara)
Tra musica, politica e tecnologia: il fenomeno delle posse.

Simone Garino (Ricercatore indipendente)
La voce dell’innocenza. Le canzoni del Gabibbo nei primi anni di Striscia la Notizia.

Alice Fumero (Ricercatrice indipendente)
Il fenomeno Fivelandia. Storia e analisi delle sigle musicali dei cartoni animati della «TV per ragazzi» sulle reti Fininvest.

Filippo Arri (Università di Torino)
Renzo Arbore, quello della notte. Musica e «musicalizzazione» in uno spettacolo televisivo cult.

Pausa Caffè

Sessione 7: 17.00-19.00. Chair: Jacopo Conti

Paola Siragna (Ricercatrice indipendente)
«Confesso che ho lanciato». Vent’anni di Sanremo, fra paradossi, polemiche e occasioni mancate. 

Roberto Bolelli (Ricercatore indipendente)
Il concetto di genere nella produzione di Franco Battiato.

Giacomo Giuntoli (Università di Pisa)
Lambrusco e pop corn: il rapporto fra Tondelli e la musica emiliana degli anni Ottanta.

Paolo Talanca (Università di Roma Tor Vergata)
Cantautori novissimi. La canzone d’autore negli ultimi vent’anni del Novecento.

Saluti finali

 

Comitato scientifico

Franco Fabbri (Università di Torino – Conservatorio di Parma) – Presidente
Maurizio Franco (Conservatorio di Parma)
Vincenzo Perna (ricercatore indipendente)
Francesco D’Amato (Università Roma “La Sapienza”)
Jacopo Tomatis (Università di Torino)

 

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Call for Papers: Convegno “Cosa resterà degli anni Ottanta?”

“Cosa resterà degli anni Ottanta?”
La popular music e il jazz in Italia tra il 1980 e il 2000

 

Parma, Conservatorio “Arrigo Boito”, 13-14 febbraio 2015

Il periodo tra il 1980 e il 2000 è stato a lungo trascurato dagli studi storico-musicali, nonostante le grandissime trasformazioni tecniche, economiche, sociali, politiche che hanno caratterizzato quei decenni (il reaganismo e il thatcherismo, il crollo del blocco sovietico, l’inizio della globalizzazione, il progressivo smantellamento del welfare, la circolazione della musica in formato digitale e i nuovi strumenti musicali “sintetici”, la mondovisione, MTV, la diffusione della registrazione su hard disk e su laptop, la ‘world music’, ecc.) e nonostante le numerose innovazioni linguistiche e stilistiche in molti generi.

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La popular music nei Conservatori italiani: Documento sul Decreto Ministeriale n. 120

Si è tenuta a Pescara lo scorso 1° marzo una giornata di studio sulla popular music nei Conservatori italiani, promossa dal Conservatorio di Pescara insieme alla IASPM, e dai Conservatori di Cuneo, Frosinone, Parma e Trento. Nell’occasione, è stato discusso un Documento sul Decreto Ministeriale n. 120, firmato da Alessandro Bratus (docente di storia della popular music – Conservatorio di Cuneo), Stefano Caturelli (referente del triennio e del biennio di popular music – Conservatorio di Frosinone), Franco Fabbri (docente di storia della popular music – Conservatorio di Parma), Emilio Galante (referente del triennio e del biennio di popular music – Conservatorio di Trento), Alberto Giraldi (docente di tecniche compositive per la popular music – Conservatorio di Frosinone), Luca Marconi (docente di storia della popular music – Conservatorio di Pescara) e Angelo Valori (referente del triennio e del biennio di popular music – Conservatorio di Trento).

Leggi il documento (PDF)

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La popular music nei Conservatori italiani: una giornata di studio

Il Conservatorio di musica “Luisa D’Annunzio” di Pescara, in collaborazione con la sezione italiana della IASPM (International Association for the Study of Popular Music) e con i Conservatori di Cuneo, Frosinone, Parma e Trento, organizza sabato 1° marzo la giornata di studio “La popular music nei Conservatori”: un’occasione per riflettere sullo stato attuale degli insegnamenti di popular music all’interno dei Conservatori, soprattutto in relazione  al Decreto Ministeriale n. 120 del 20 febbraio 2013, che ha istituito in questo ambito un “Diploma Accademico di primo livello in Popular Music”. A tale proposito verrà discusso il “Documento sul Decreto Ministeriale n. 120” che il comitato scientifico della giornata di studi ha stilato in preparazione ad essa.

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